Change Management in azienda: cos’è, esempi e vantaggi
Con la trasformazione digitale in atto a livello globale, il change management è diventato una delle priorità assolute delle aziende.
Per rimanere competitive e innovare il loro assetto, le imprese devono adottare, infatti, nuove tecniche di gestione e mettere in atto nuove pratiche.
Vediamo, passo passo, cos’è il change management e come deve essere gestito all’interno dell’azienda.
Cos’è il change management
Il change management consiste nel supportare un progetto di riorganizzazione aziendale secondo una specifica metodologia.
Il progetto di trasformazione può riguardare tutti gli ambiti dell’azienda: può, ad esempio, accompagnare il riorientamento di parte dell’attività, lo sviluppo delle competenze aziendali, l’ammodernamento della produzione, la digitalizzazione dei servizi, e altri, tenendo sempre in considerazione anche i rischi potenziali.
Esempi di change management
Molte aziende hanno attraversato una fase di cambiamento e dal loro successo si può trarre ispirazione per gestire il cambiamento della propria attività.
Citiamo due esempi di realtà aziendali, note a livello mondiale, che devono la loro solidità alla capacità di adeguarsi al cambiamento anche in modo drastico.
- Netflix
L’azienda è nata nel 1998 come servizio di invio DVD. Successivamente, il panorama dell’intrattenimento è cambiato e anche le abitudini di consumo degli spettatori. Se Netflix avesse continuato a spedire DVD per posta, la sua crescita si sarebbe inevitabilmente bloccata e il fallimento sarebbe stato inevitabile.
Intorno al 2006, Netflix era a un bivio: la sua sopravvivenza a lungo termine sarebbe dipesa da come avrebbe gestito il passaggio al digitale. Il passaggio allo streaming, accettato inizialmente con diffidenza dagli abbonati, è stato la sua salvezza.
- Coca Cola
Anche Coca Cola, ha dovuto adattarsi ai nuovi gusti dei suoi clienti e, per contrastare le aziende concorrenti, ha introdotto prodotti innovativi al passo con i tempi. È stato il caso delle versioni della nota bevanda a zero zuccheri o aromatizzate con gusti particolari (limone, vaniglia, ciliegia). Un cambiamento di gestione dell’attività di importanza epocale, prova dell’importanza del change management in periodi di mutamento sociale.
Quali sono i pilastri del change management?
L’idea centrale di tutte le teorie sul change management è che nessuna trasformazione avvenga isolatamente. In un modo o nell’altro, il cambiamento ha un impatto sull’intera organizzazione e su tutti gli operatori al suo interno, da qui l’importanza di incoraggiare tutti ad adattarsi al nuovo modo di lavorare e ad abbracciarlo completamente.
Una gestione efficace del cambiamento si basa su quattro principi fondamentali che vengono accademicamente definiti in inglese come le 4 P del change management:
Processo
Il change management è un processo. Non è qualcosa che accade dall’oggi al domani. Deve essere attentamente pianificato e gestito.
Preparare
Il change management consiste nel preparare tutte le parti interessate con le conoscenze e le abilità richieste nel nuovo ambiente. Ciò è particolarmente vero quando il cambiamento include una componente comportamentale o emotiva. Una strategia di cambiamento deve includere tattiche per sostenere il cambiamento e sviluppare competenze attraverso la formazione.
Persone
Il change management riguarda il lato umano della trasformazione. Un’implementazione perfettamente progettata, indipendentemente dal tipo, non funzionerà se i dipendenti non sono supportati durante tutto il processo.
Perform (esecuzione)
Il change management mira ad aumentare le prestazioni. Ciò include sia le prestazioni individuali che le prestazioni organizzative. Le strategie di misurazione dovrebbero essere messe in atto prima che la strategia di cambiamento inizi a determinare i benefici complessivi.
Come gestire il processo di cambiamento in azienda: le best practice
Sfruttando i processi e le attività di gestione per tutta la durata di un progetto, è possibile incorporare in esso un cambiamento duraturo.
Ecco come affrontare il processo di cambiamento in azienda:
- sviluppare un piano che integri le attività lavorative e incoraggi le prestazioni del team utilizzando un approccio specifico;
- coinvolgere gli stakeholder fin dall’inizio, per determinare le loro aspettative e ottenere il loro supporto;
- identificare i leader del cambiamento o coinvolgere esperti in materia per supervisionare il personale e la gestione del cambiamento;
- mettere in atto un piano di comunicazione che promuova una cultura del cambiamento e comunichi in anticipo le nuove aspettative in modo che il team si abitui rapidamente;
- supportare i cambiamenti progettando un piano di transizione aziendale che coinvolga team di specialisti;
- assicurarsi di effettuare una valutazione della sostenibilità delle modifiche a periodi predefiniti, ad esempio sotto forma di bollettini trimestrali.
I vantaggi che il change management porta all’azienda
Il change management è una necessità: i cambiamenti sono indispensabili nella vita di qualsiasi azienda, e questo, perché apporta i seguenti indiscutibili vantaggi:
- incremento considerevole dell’attività aziendale e del fatturato;
- possibilità per l’azienda di rimanere competitiva di fronte alla concorrenza, anche in caso di sconvolgimenti sociali ed economici;
- capacità di mettere in atto una strategia che si adatti alle situazioni economiche;
- capacità dell’azienda di adattarsi e rispettare nuovi standard;
- capacità di rispondere con prontezza agli sviluppi digitali e tecnologici per non farsi mai trovare impreparati.