Come diventare investigatore privato: requisiti, competenze e sbocchi professionali
Molte persone si chiedono come diventare investigatore privato, quali sono i requisiti necessari, le competenze e gli sbocchi professionali. Questo affascinante lavoro, fatto di azione e strategia, attira molti giovani che desiderano fare carriera e raggiungere una buona indipendenza economica.
Quali sono i requisiti per diventare un investigatore privato?
Per diventare un investigatore privato, per prima cosa è necessario ottenere la licenza che viene rilasciata dalla Prefettura competente per territorio, ma non solo. Sarà infatti indispensabile anche l’iscrizione presso la Camera di commercio.
Fare il detective privato senza licenza prefettizia comporta tutta una serie di pesanti sanzioni ed espone alla condanna per esercizio abusivo della professione.
Secondo quanto previsto dall’articolo 134 del T.U.L.P.S., per la concessione della licenza è necessario:
- essere in possesso della cittadinanza italiana o comunitaria;
- non aver riportato condanne di natura penale;
- svolgere la professione unicamente per soddisfare le richieste dalla clientela nel pieno rispetto della legge.
In aggiunta a questi requisiti bisogna poi tener conto di quanto stabilito dal D.M. n. 269/10 (qui trovi il vademecum operativo fornito dalla Polizia di Stato). A tal riguardo, per poter diventare investigatore privato occorre:
- una laurea con indirizzo forense, in giurisprudenza o in scienze politiche. Sono ammesse anche quelle in economia, scienze dell’investigazione o altri corsi di laurea equiparati;
- aver svolto un tirocinio di tre anni presso un investigatore privato autorizzato;
- aver partecipato a corsi formativi in materia di investigazioni private erogati da università e da enti accreditati dal Ministero dell’Interno o, in alternativa, aver svolto attività presso i reparti investigativi della Polizia per un periodo non inferiore a cinque anni.
Quali sono le competenze del detective privato?
Ora bisogna comprendere quali sono le specifiche competenze dell’investigatore privato. In linea generale questo professionista ha il compito di documentare e archiviare le prove, per cui si occupa di effettuare pedinamenti, appostamenti, rilievi fotografici e molto altro. Il materiale raccolto sarà poi oggetto di valutazione nelle competenti sedi giudiziarie. In base al caso specifico, inoltre, possono essere chiamati come testimoni in relazione all’attività svolta.
In merito all’ambito privato, l’investigatore potrà eseguire indagini di natura patrimoniale, che riguardano l’infedeltà fra coniugi o i minori. Per le aziende, invece, sarà chiamato a fornire prove sui dipendenti, sulla sicurezza o sulle bonifiche ambientali e veicolari.
Alla fine dell’attività provvederà a redigere un dettagliato dossier in cui verranno descritte le prove, i fatti e ogni altro aspetto dell’indagine. Il cliente verrà quindi seguito con molta attenzione dal giorno in cui parte l’incarico e fino al termine dell’attività investigativa.
Sbocchi professionali
Sapere come diventare un investigatore privato e l’ambito di competenza non basta, in quanto occorre considerare anche gli sbocchi professionali che sono più ampi di quelli che si potrebbero immaginare.
Nello specifico, questo professionista potrà occuparsi dei rapporti fra privati e che riguardano imprese commerciali, effettuare accertamenti sulle situazioni finanziarie e ricavare le informazioni necessarie per eseguire il recupero crediti in sede giudiziale. Indagini su coniugi, sorveglianze, ricatti, molestie, ricerche di persone scomparse e investigazioni industriali sono altri sbocchi lavorativi che interessano un investigatore privato.
Quest’ultimo potrà inoltre specializzarsi negli appostamenti e nei pedinamenti, e svolgere le sue mansioni attraverso l’uso di apposita strumentazione tecnica e dispositivi satellitari.
Quanto guadagna un investigatore privato?
Alla luce di quanto spiegato, non resta che fare qualche precisazione in merito allo stipendio mensile che è possibile fatturare. In media questo è pari a 1.500 euro netti, anche se all’inizio della carriera si guadagna spesso circa 800 euro al mese. Ma questo dipende anche dal numero di casi, dai risultati e dalle scelta di esercitare come dipendente di un’agenzia investigativa o come professionista autonomo.
Le retribuzioni più elevate vengono comunque quasi sempre conseguite dai titolari delle agenzie investigative e da quei professionisti che hanno una lunga esperienza alle spalle.
In ogni caso il costo applicato dalle agenzie investigative varia in base alla complessità dell’incarico, alla durata dell’indagine e al modo in cui queste verranno effettivamente svolte. In alcuni casi, infatti, sarà necessario utilizzare specifiche strumentazioni, mezzi e sofisticati dispositivi che richiedono una spiccata competenza tecnica.
Le tariffe verranno sempre specificate in maniera chiara sul mandato che verrà firmato dal cliente al momento in cui verrà conferito l’incarico professionale.