Professionista dell’intelligence: chi è, cosa fa e come diventarlo
I professionisti dell’intelligence sono una parte molto importante della società e per la società. Vivono in un mondo pieno di segreti e si prodigano ogni giorno per proteggerli. Senza di loro ed il loro contributo, non saremmo in grado di sapere molto di ciò che di pericoloso può accadere intorno a noi.
Gli operatori dei servizi di intelligence italiana o dei servizi segreti all’estero sono persone che usano le loro abilità e conoscenze per il bene della sicurezza della nostra nazione, raccogliendo informazioni su criminali, paesi stranieri o gruppi terroristici che potrebbero potenzialmente danneggiarci, in patria o fuori dai confini nazionali.
Entrare a far parte dell’intelligence richiede una forte predisposizione ma soprattutto una grande preparazione, fatta anche di studio e sacrifici. La frequenza dei migliori corsi di formazione e di percorsi di preparazione può contribuire ad acquisire competenze funzionali a facilitare tale carriera.
Cos’è l’intelligence?
L’intelligence è una procedura investigativa, analitica e strategica che parte da un’informazione raccolta su un obiettivo. I professionisti dell’intelligence sono responsabili della raccolta di dati sensibili e, a seconda del loro ruolo specifico, della loro analisi, per determinare se esiste una minaccia o un pericolo nella zona di responsabilità loro assegnata.
L’intelligence può assumere forme molto diverse:
- dalle spie che si infiltrano nei gruppi di interesse sotto false identità mentre raccolgono informazioni cruciali sui movimenti e i loro piani;
- ai satelliti che scansionano vasti tratti di terra a chilometri di distanza in modo che sia possibile valutare cosa succede senza esporsi fisicamente;
- ai droni che sorvolano determinate aree per scattare fotografie di interesse strategico e inviarle alla base.
- e molto altro.
I professionisti dell’intelligence: chi sono e caratteristiche
Gli agenti segreti o professionisti dell’intelligence hanno una serie di abilità e caratteristiche che li rendono esclusivamente qualificati per lavorare in questo campo. Usano le loro competenze per scoprire informazioni su individui, Paesi e organizzazioni che possono rappresentare una minaccia per la comunità o la sicurezza nazionale.
Possiedono tipicamente un background che include corsi di alta formazione specializzata in intelligence ed esperienza in ambito investigativo e spionaggio, un trascorso nelle forze armate o una specializzazione di tipo pratico utile a raccogliere informazioni, così come altre specializzazioni di tipo pratico.
A tutto ciò, si aggiungono delle doti innate e soft skill sviluppate con la pratica. Devono essere intelligenti, in modo da poter risolvere i problemi rapidamente, elaborare con efficienza le informazioni e assorbire velocemente i concetti. Organizzati, per tenere traccia dei dati raccolti e condividerli in modo efficace.
Creativi e dotati di ottime capacità di pensiero critico, in modo da trovare soluzioni per risolvere o aggirare gli ostacoli più ostici. Capaci di fare multitasking regolarmente, per destreggiarsi tre le attività senza mai perdere di vista nessun dettaglio, perché il rischio e la complessità del mestiere lo richiedono. Devono essere in grado di riconoscere e gestire le proprie emozioni e le emozioni altrui in ogni contesto, essere in grado di valutare la credibilità degli interlocutori e rilevare inganni e menzogne.
I Servizi Segreti: l’intelligence in Italia
L’intelligence italiana comprende diverse organizzazioni. Le forze armate e la polizia hanno entrambe le loro unità speciali, così come i Carabinieri e la Guardia di Finanza.
Tuttavia esistono due apparati specifici, definiti comunemente Servizi Segreti Italiani: questi sono l’AISI e l’AISE.
- AISI (Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna): si occupa di proteggere gli interessi del Paese da agenti stranieri e spionaggio. Investigare sul crimine organizzato, sul traffico di droga, sul contrabbando di materiale nucleare e sulle attività di finanziamento del terrorismo. Contrastare il crimine informatico ai danni dello Stato e proteggere le infrastrutture critiche nazionali attraverso misure di sorveglianza tecnologica avanzata.
- AISE (Agenzia informazioni e Sicurezza Esterna) che si occupa di ridurre i rischi terroristici provenienti dall’estero, intesi anche come attacchi di tipo politico all’integrità delle istituzioni.
Come diventare un professionista dell’intelligence
Per quanto riguarda le qualifiche per diventare un professionista dell’intelligence, queste sono rappresentate dal giusto mix tra istruzione, esperienza e doti personali.
La laurea non sempre è obbligatoria. La scelta dipende dall’agenzia che assume il professionista, che può aver bisogno di un esperto in materia di criminologia investigativa, relazioni e affari internazionali, informatica forense, oppure un passato nell’esercito o nelle forze dell’ordine.
Ma tra gli altri requisiti valutati con interesse dalle agenzie ci sono specifiche esperienze e doti innate. Potrebbero essere notevoli competenze informatiche da affinare con un corso in Cybersecurity, così come altre spiccate abilità sviluppate con gli idonei corsi di formazione.