Psicologia investigativa: cos’è, come e quando si svolge, vantaggi per le indagini
Valutata unanimemente come un validissimo supporto per risolvere casi criminosi e contribuire alle procedure d’accusa, la psicologia investigativa prevede una ricerca empirica dei comportamenti degli autori di reati.
Si tratta di un settore di ricerca in grado di integrare molti aspetti della psicologia tradizionale con vari atteggiamenti criminosi, dal furto, alla violenza su persone, fino al terrorismo.
Il campo d’elezione di queste indagini rimane comunque quello collegato a componenti psicopatiche che, in qualche modo, si sono rivelate fondamentali per l’esecuzione di gesti sconsiderati.
Il principio operativo della psicologia investigativa è fondato sull’assunto che chi compie un’azione criminosa è riconducibile a caratteristiche tipiche e precedentemente testate.
Uno degli obiettivi che l’indagine si pone è di ricavare informazioni importanti dal punto di vista comportamentale, soprattutto nei seguenti campi:
- omicidi seriali
- stalking
- rapine
- violenze sessuali
- abusi sui minori.
In tutte queste circostanze il malvivente è sempre spinto da una sorta di deviazione psico-emotiva che lo porta ad enfatizzare azioni già di per sé criminose.
Soltanto mediante un’approfondita analisi caratteriale è quindi possibile migliorare l’investigazione
Che cos’è la psicologia investigativa?
La psicologia investigativa studia come identificare, valutare e poi applicare in modo efficace alcune indagini psicologiche all’investigazione ad ampio raggio, supportando in tal modo anche le Forze dell’Ordine nel loro compito.
Essa offre anche un valido supporto alla interpretazione di casi giudiziari dove i colpevoli possiedono un profilo psicologico border-line o comunque non del tutto inquadrabile nelle personalità tradizionali.
Si tratta dunque di una disciplina scientifica ad ampio raggio, estremamente versatile e con grandi possibilità applicative.
Il modo di agire delittuoso non sempre è nettamente classificabile in quanto di solito prevede alcuni step successivi, tra cui:
- indagine personalizzata del profilo criminale
- analisi delle testimonianze oculari
- confronto tra dati oggettivi
- interpretazione delle esperienze soggettive
- conclusioni finali.
Psicologia investigativa e criminale: come si svolge in modo pratico?
Un’indagine che combina psicologia criminale e investigazioni consiste nelle seguenti attività:
- Raccolta delle informazioni disponibili per caratterizzare il profilo del soggetto sottoposto ad analisi reputazionale.
- Analisi di tali dati oggettivi da mettere in correlazione con quelli soggettivi attentamente vagliati da un esperto.
- Analisi di testi scritti eventualmente correlabili a lettere anonime allo scopo di individuare tempestivamente il mittente.
- Valutazione delle minacce e del loro impatto sulla vita della vittima, con profilazione del potenziale colpevole (non ancora identificato).
- Raccolta delle prove utili mediante attività di pedinamento, appostamento, ascolto di telefonate, ecc.
- Integrazione dei risultati e confronto con i profili psicologici standard già esistenti.
- Interviste investigative per scoprire tutti i dettagli dell’azione criminosa e per supportare le precedenti funzioni di audit.
A seconda del tipo di crimine per cui si sta svolgendo l’investigazione è possibile applicare una o più attività psicologiche, fermo restando che il punto di forza essenziale rimane quello del confronto con le profilazioni standard.
Campi di applicazione della psicologia investigativa
I campi di applicazione della psicologia investigativa sono molto ampi e sempre soggetti a modificazioni funzionali condizionate dal tipo di indagine in corso.
È possibile suddividerli in:
- Criminal profiling, che si sviluppa con l’obiettivo di stimare i requisiti socio-demografici dell’autore di un reato mediante l’analisi della scena del crimine.
- Profilo geografico, che serve per definire la probabile area in cui si è svolto il crimine.
- Intervista investigativa, finalizzata a interpretare le testimonianze delle persone sospettate.
- autopsia psicologica, che mira alla ricostruzione della personalità e dello stato mentale du un soggetto implicato nel crimine.
- Valutazione oggettiva delle testimonianze, che analizza le testimonianze ritenute attendibili per completare la ricognizione sull’individuo in questione.
- Analisi di casi di persone scomparse, che viene impiegata per trovare risposte concrete a situazioni del tutto indefinite.
Sostanzialmente la psicologia investigativa è un supporto di grande efficacia soltanto se effettuata da professionisti competenti, dato che il reperimento di informazioni inattendibili potrebbe rivelarsi non soltanto inutile, ma addirittura controproducente.
Vantaggi per le indagini
Il principale vantaggio offerto dalla psicologia investigativa è quello di impostare con metodi scientifici dei dati empirici che spesso non sono utili ai fini giudiziari e legali.
La possibilità di confrontare la profilazione dell’indagato con nozioni oggettive e accettate dai protocolli scientifici migliora nettamente la credibilità di un’indagine, aumentando la percentuale di successo.
Attualmente molti crimini vengono attribuiti a soggetti border-line che, pertanto, agiscono spinti da impulsi difficilmente controllabili.
Simili circostanze devono essere valutate con attenzione al momento delle indagini poiché la colpevolezza può risultare meno volontaria e più associata a fattori genetici o ambientali.
Soltanto investigando a livello della sfera psico-emotiva è quindi possibile scoprire aspetti imprevisti del reo, che possono aiutare gli addetti ai lavori a formulare un giudizio meglio argomentato.
Altri vantaggi si collegano a una maggiore obiettività delle indagini, che si avvalgono principalmente di metodiche scientifiche.