Competenze trasversali: cosa sono, come allenarle e perché sono importanti
Le competenze trasversali stanno rivoluzionando il recruiting all’interno delle aziende. Non bastano più titoli e diplomi per accedere al mondo del lavoro o per far carriera. Bisogna dimostrare di avere anche altri tipi di abilità.
Vediamo, di seguito, cosa sono le competenze trasversali e come si allenano.
Cosa si intende per competenze trasversali
Le competenze trasversali sono abilità che possono essere applicate a diversi tipi di posizioni e professioni e che sono diventate essenziali in un contesto di crisi e competizione accesa tra candidati, a parità di titoli.
Si tratta, infatti, spesso di competenze o qualifiche acquisite nel corso della propria carriera, ma anche, e soprattutto, di qualità personali.
Oggi i recruiter cercano profili in grado di adattarsi a diverse professioni nel corso della loro carriera, in particolare nei settori della tecnologia e dell’innovazione che si stanno evolvendo molto rapidamente.
Tali competenze si dicono trasversali perché possono essere utilizzate:
- in diverse professioni
- in diverse posizioni all’interno della stessa azienda (ad esempio assistente amministrativo o supporto clienti)
- in diverse aziende, dalle più grandi alle più piccole.
Esempi di competenze trasversali
Esempi di competenze trasversali sono:
- Comunicazione e ascolto: per l’azienda reclutare candidati che sappiano comunicare e che abbiano una buona capacità di ascolto è garanzia di armonia ed efficienza.
- Organizzazione: la pianificazione, il rispetto delle scadenze, il time management, la gestione delle priorità e la reattività sono competenze essenziali che possono essere applicate a tutti i tipi di lavoro.
- Responsabilità e leadership: anche al di fuori delle posizioni dirigenziali, è importante sapersi assumere delle responsabilità, sapersi impegnare nei propri progetti mobilitando tutte le risorse disponibili.
- Lavoro di squadra: la capacità di lavorare in team, di adattarsi e di collaborare è diventata essenziale nelle aziende, tanto che per queste ultime è ormai frequente programmare sessioni di team building.
- Adattabilità: le aziende sono molto attente all’iniziativa, al processo decisionale e alla flessibilità, soprattutto nell’ambito dei cambiamenti organizzativi.
- Mente analitica: avere metodi di lavoro rigorosi ed efficaci e una buona capacità di sintesi sono un know-how facilmente valorizzabile e appetibile per i reclutatori.
Differenza tra competenze trasversali e personali
Le abilità trasversali rientrano tra quelle che comunemente vengono definite in inglese soft skills, per differenziarle dalle hard skills ovvero le competenze professionali, quelle attinenti a qualifiche ben definite attestate anche da certificati d’istruzione a vario titolo.
Mentre è semplice, quindi, individuare la differenza tra le competenze professionali e quelle trasversali, concettualmente è più arduo farlo tra queste ultime e le competenze personali.
Si definiscono tali le abilità innate nell’individuo che, sapientemente coltivate e allenate, possono costituire un importante bagaglio da utilizzare nell’ambito della vita lavorativa.
Le competenze personali rientrano in quelle trasversali ma, allo stesso tempo, se ne distinguono perché sono radicate nella personalità di ognuno, in quelle attitudini che le persone hanno da sempre per propria indole, per educazione e per il proprio background culturale.
Le competenze personali che assumono rilevanza nel mondo del lavoro attuale sono:
- Creatività
- Empatia
- Leadership
- Capacità di lavorare in team
- Capacità di risolvere i problemi
- Capacità di prendere decisioni.
Come allenare le competenze trasversali
Le competenze trasversali si coltivano e amplificano attraverso un allenamento preciso e mirato che si sviluppa in fasi definite:
Identificare la propria zona di comfort
Nella vita quotidiana, nel lavoro, ci sono compiti e responsabilità che ci piace svolgere più di altri. Fare questa semplice osservazione ci permette di identificare la nostra zona di comfort e trovare le chiavi per ampliare i nostri orizzonti.
Investire tempo in nuove competenze trasversali
Dopo aver identificato i confini della propria zona di comfort, è necessario provare a elencare alcune responsabilità/compiti che non si riesce a gestire completamente, ma che potrebbero risultare vantaggiose.
Spesso l’unico limite per non svolgere un compito è solo psicologico ed è affrontando i propri limiti, tipo accettando un incarico che non ci piace, che si allena la nostra capacità trasversale di adattamento.
L’unico fattore veramente limitante è spesso l’assenza di forza di volontà!
Affrontare nuove sfide complesse
A volte sfide complesse ci vengono proposte da altri, altre volte è necessario essere proattivi e creativi per suggerire ai nostri collaboratori o superiori la nostra volontà di assumerci un dato compito.
Prendere l’iniziativa e suggerire di occuparsi di un problema o di migliorare una situazione è molto gratificante e, soprattutto, motivante.
Partecipare a un corso formativo
Ci sono molti corsi che aiutano a sviluppare e allenare le proprie capacità trasversali. Frequentarli serve a capire quali sono le nostre abilità più evidenti e come sfruttarle per avere successo nel lavoro.
Quali saranno le competenze trasversali del futuro?
A differenza delle competenze tecniche, non è possibile delegare abilità comportamentali ai robot! Più che competenze tecniche, le aziende oggi cercano competenze trasversali, soprattutto quando si tratta di posizioni di leadership, relegando in fondo alla classifica le abilità classiche che richiedono pragmatismo o visione strategica.
Nell’elenco delle nuove competenze richieste, tra le soft skills sono al centro dell’attenzione:
- Problem solving
- Intelligenza emotiva
- Flessibilità cognitiva
- Empatia
- Creatività.