People Management: cos'è e come funziona
People Management è un'espressione inglese che letteralmente significa "gestione delle persone", in quanto mette appunto gli individui al centro della gestione aziendale.
Se fino a qualche anno fa il modus operandi delle imprese era rivolto quasi esclusivamente sulla logistica gestionale delle strutture, di recente l'attenzione si è focalizzata sulle competenze degli impiegati, al fine di valorizzarne le capacità operative.
La cosiddetta "forza lavoro" si è quindi orientata appunto sui lavoratori stessi per raggiungere l'ambizioso obiettivo di aumentare la produttività e la crescita del business.
Cos’è e come funziona il People Management
In seguito ai costanti mutamenti del mondo del lavoro, il centro dell'attenzione ha dovuto sempre più tenere conto delle persone (people), intese come vere e proprie protagoniste della gestione aziendale (management).
L'intera classe dirigenziale (manager e dirigenti di ogni grado) si è trovata quindi a dover considerare nella giusta prospettiva l'importanza dell'intervento umano, ponendo estrema cura nella selezione del personale e delle sue potenzialità.
In ultima analisi si può parlare di un miglioramento della prospettiva da cui è possibile analizzare la quotidianità aziendale, grazie a un innovativo approccio gestionale a tutti i livelli.
Differenza tra People Management e gestione HR
La gestione HR (Human Resource) comprende l'insieme di molteplici attività che un'azienda gestisce nell'ambito di un contesto lavorativo finalizzato a potenziare il suo business.
Per reclutare dei professionisti qualificati ed esperti è necessario possedere alcune specifiche competenze non soltanto pratiche, ma anche psicologiche ed emotive (le soft skills), poiché il fattore umano è fondamentale per la crescita di qualsiasi impresa.
Esiste una notevole differenza tra People Management e Gestione HR dato che la prima si occupa della valorizzazione delle potenzialità dei lavoratori, mentre la seconda è incentrata sulla selezione dei lavoratori stessi.
Le due attività sono senza dubbio complementari tra loro e non possono essere separate, ma al contrario devono interagire in maniera equilibrata ed armoniosa.
Ricerca del personale, selezione, assunzione di nuovi dipendenti e loro formazione sono attività relative alla Gestione HR, mentre individuazione delle competenze personali e specifica valorizzazione sono caratteristiche del People Management.
La sinergia tra queste due attività ha lo scopo di raggiungere rapidamente gli obiettivi aziendali e di ridurre al minimo il rischio di assumere personale inadeguato che potrebbe provocare notevoli perdite economiche.
Stili di People Management
Esistono differenti approcci al People Management che, a seconda della mentalità del manager preposto, possono determinare un diverso stile operativo.
Il manager può rapportarsi col personale seguendo tre opzioni:
- tecnocrate (direttivo);
- artista (persuasivo);
- artigiano (partecipante).
Il manager tecnocrate è un professionista piuttosto rigido che tende a dirigere le azioni altrui, impostando il suo lavoro di ricerca su schemi precostituiti e solitamente già collaudati, seguendo quindi un programma definito.
I vantaggi di una simile impostazione sono la chiarezza, l'affidabilità, la serietà e il rispetto delle tempistiche, mentre gli svantaggi si collegano a una certa mancanza di fantasia.
Al contrario del precedente, il manager artista è un creativo a tutto campo, che tende a persuadere e che predilige improvvisare in base alla tipologia di persone da istruire, puntando soprattutto sull'emotività, ma senza tralasciare la razionalità.
I vantaggi che ne derivano sono prevalentemente di tipo psicologico: maggiore empatia, massima comprensione e notevole fantasia, mentre gli svantaggi dipendono dal rischio di perdere di vista l'obiettivo conclusivo.
Il manager artigiano, infine, può essere considerato come un mix tra i precedenti poiché il suo scopo è quello di fondere l'autorevolezza di un tecnocrate con l'umanità di un artista.
Viene definito partecipante perché si cala nei panni di chi sta istruendo, ricorrendo anche ad esperienze pregresse del proprio vissuto professionale.
Vantaggi del People Management per le aziende
I vantaggi del People Management per le aziende sono notevoli e numerosi, e comprendono:
- potenziamento della soddisfazione dei dipendenti;
- miglioramento delle loro prestazioni lavorative;
- diminuzione dell'assenteismo e del turn-over;
- crescita della produttività aziendale;
- aumento delle vendite;
- aumento della soddisfazione della clientela;
- fidelizzazione del target di riferimento;
- acquisizione di nuovi clienti;
- riduzione degli incidenti sul lavoro;
- miglioramento del rapporto tra dirigenti e dipendenti.
Complessivamente si viene a creare un equilibrio tra produzione e vendita, allo scopo di raggiungere gli obiettivi aziendali e di aumentare il giro d'affari con piena soddisfazione della clientela.
Diventata ormai una prassi comune per la maggior parte delle imprese, il People Management si conferma la scelta d'elezione per tutte le aziende intenzionate a incentivare il proprio business.
Competenze, mansioni e come diventare People Manager
Le competenze del People Manager sono differenti a seconda dell'azienda di riferimento, anche se esistono alcuni programmi comuni, tra cui:
- gestione selettiva del personale;
- assunzioni e licenziamenti;
- controllo delle pratiche amministrative;
- controllo delle esigenze dei lavoratori;
- gestione dell'offerta retributiva;
- monitoraggio della concorrenza;
- promozione delle capacità e dei contributi individuali;
- valorizzazione delle competenze personali.
Identificare, selezionare, assumere e trattenere i migliori talenti sono tra le principali mansioni di un People Manager, un'importante figura di riferimento aziendale che ha il compito di sviluppare la forza lavoro attraverso ben definiti percorsi di crescita.
Esistono specifici corsi di formazione per una simile professione.