Rischio terrorismo: tecniche di valutazione e gestione
Rischi di natura terroristica: cosa sono e come affrontarli
Gli atti terroristici non riguardano più soltanto gli attacchi perpetrati ai danni di gruppi di persone o di governi e gruppi politici. Ad oggi, i rischi di natura terroristica interessano anche il mondo del lavoro e le piccole aziende.
In questo articolo vedremo come i danni possono venire ridotti grazie alle tecniche di gestione dei rischi.
Se ti interessa acquisire le competenze necessarie ad affrontare questi delicati scenari, scopri il programma e gli obiettivi del corso Prevenzione e gestione del rischio di natura terroristica.
Cos’è il terrorismo: breve premessa
Il terrorismo è la messa in atto volontaria e premeditata di atti violenti di vario genere: attentati, dirottamenti, sabotaggi, stragi, e simili. Lo scopo è ovviamente creare terrore e causare un danno alle persone e alle istituzioni colpite. Spesso il movente è ideologico, politico, religioso o etnico e riguarda il tentativo di sovvertire un ordine, un sistema.
Le origini del terrorismo non sono recenti, risalgono addirittura alla fine del 1800, tuttavia è solo da qualche anno che il terrorismo viaggia anche online.
Valutazione e riduzione del rischio terroristico
Quando si parla di sicurezza rispetto ad eventuali rischi terroristici, ci si riferisce a 3 diversi aspetti:
- Security: riguarda la cultura della sicurezza, il mettere in atto sistemi atti a prevenire i danni.
- Safety: riguarda prettamente l’incolumità dell’individuo sia dal punto di vista fisico sia morale.
- Emergency: queste misure scattano laddove la security si dimostri insufficiente a contenere i rischi.
In linea di massima, per affrontare e gestire i rischi a livello globale, è necessaria una stretta collaborazione e cooperazione tra i Paesi in modo tale che le informazioni viaggino rapidamente tra uno Stato e l’altro, ed è importante che ci sia una maggiore protezione dei confini e delle infrastrutture.
Rischi di natura terroristica in azienda: tecniche di gestione
Per quanto riguarda l’ambiente di lavoro, è compito del datore di lavoro assicurarsi di proteggere l’azienda e i suoi lavoratori da rischi di attacchi terroristici. Uno degli strumenti più importanti per prevenire è l’informazione e la formazione dello stesso personale dipendente.
Oltre a ciò è importante capire e stabilire quali potrebbero essere le motivazioni di un attacco e il bersaglio, al fine di implementare le misure di sicurezza in quell’ambito specifico.
Per sapere se è necessario eseguire una valutazione del rischio, il datore di lavoro ha a disposizione uno strumento efficiente: la raccolta dati.
Analizzando i dati raccolti in un determinato spazio temporale, è possibile capire quali siano i luoghi più a rischio, il numero delle vittime, morti e feriti, e le modalità, nonché il tipo di arma, che vengono utilizzate più spesso. Una volta valutato il tipo di rischio è possibile adottare le misure di prevenzione e protezione più adeguate in accordo con l’articolo 28 del D. Lgs del 2008 (Oggetto della valutazione dei rischi).
Formazione in ambito sicurezza e antiterrorismo
La figura del tecnico della prevenzione è di fondamentale importanza sia in ambito security sia in ambito safety. Deve essere in grado di prevenire eventuali rischi a sfondo terroristico sia per quanto riguarda il luogo di lavoro, la struttura, sia per quanto concerne l’incolumità del personale, dove con personale non ci si riferisce solo ai dipendenti ma a tutte le persone che possono entrare ed uscire da un edificio.
Avrà quindi competenze sulla gestione dei flussi di evacuazione e sulla gestione della prevenzione delle intrusioni.