Falso documentale: cos’è e come riconoscerlo
Si parla sempre più spesso di falso documentale, ma in cosa consiste esattamente? Tante volte possono sorgere dei dubbi in merito all’autenticità di un determinato documento. La produzione di atti falsi è un fenomeno in costante crescita e che interessa diversi settori. Ecco, quindi, che le indagini condotte in ambito forense e le tecnologie applicate alle investigazioni si rivelano determinanti per poter individuare quali sono i documenti contraffatti.
Cosa si intende per falso documentale?
Con l’espressione falso documentale si indica un documento che è stato contraffatto in maniera illegale.
Oggi si possono falsificare diverse tipologie di atti, specialmente quelli che attestano la proprietà o le generalità, come ad esempio certificati, titoli di studio e le carte di identità. Abbastanza ricorrenti sono poi i casi della patente di guida, del permesso di soggiorno o del passaporto falsificati.
Per poterli riconoscere con precisione servono specifiche competenze investigative e quindi esperti altamente qualificati.
Bisogna infatti considerare che spesso il falso documentale viene posto in essere da organizzazioni malavitose e con tecniche sempre più sofisticate. Con l’avvento tecnologico i metodi per contraffare portano a risultati accurati, tanto da rendere uguale l’atto falso con quello originale. Oggi si riescono a riprodurre in modo minuzioso anche dettagli come filigrane, inchiostri sensibili, ologrammi o scritte particolari.
Nel frattempo, tuttavia, le agenzie investigative hanno sviluppato nuovi sistemi di controllo performanti per effettuare la verifica del falso documentale e individuare i responsabili di questa condotta contraria alla legge.
Falso documentale: in quali casi si configura il reato?
Il falso documentale è un reato contemplato dall’articolo 497 bis del codice penale e che prevede la reclusione da 2 a 5 anni. La condotta punibile si configura anche quando vengono usati i documenti falsificati, ma in questo caso la pena applicata subisce una riduzione a un terzo.
Quando si hanno dubbi sull’autenticità di un documento è sempre meglio non rischiare e chiedere un controllo a cura degli esperti forensi, i quali si occuperanno di verificare la sussistenza del falso materiale e di quello ideologico.
Falso documentale materiale
Questo caso ricorre quando l’atto è stato alterato, ovvero quando un soggetto non autorizzato ha apportato diverse modifiche, come ad esempio il cambio del nominativo, delle date e di ogni altro elemento.
Il falso documentale materiale, quindi, rappresenta una vera e propria alterazione posta in essere da una persona diversa dall’autore dell’atto. Può inoltre ricorrere nel caso di documenti lasciati in bianco e successivamente completati, da parte di chi non ha titolo, con l’aggiunta di tutta una serie di informazioni.
Falso documentale ideologico
Diversa è l’ipotesi del falso documentale ideologico, che si verifica quando l’atto presenta dati che non corrispondono al vero. Stavolta ad attestare informazioni errate è lo stesso autore dell’atto.
Siamo quindi di fronte a una tecnica ancora più subdola, perché nella maggior parte dei casi è finalizzata a indurre in errore i terzi.
Come riconoscere un documento falso?
Sono diverse le ragioni che spingono alla falsificazione e all’uso dei documenti contraffatti, che possono tornare utili, ad esempio, quando bisogna ottenere lo status di rifugiato, conseguire benefici o l’accesso a determinati incentivi. Con i documenti falsificati, infatti, si possono attraversare i confini territoriali, avere vantaggi dal punto di vista lavorativo o di natura economica. Tante volte vengono anche impiegati per danneggiare imprese concorrenti, privati o al fine di evitare i controlli da parte del fisco.
Capire quando un documento è stato falsificato non è affatto semplice come si potrebbe pensare. Occorre un’analisi approfondita e che tiene conto di numerosi aspetti. Non basta quindi un mero controllo visivo, ma servono strumentazioni apposite e grande competenza nel settore.
La validità di un determinato atto non può essere attestata solo dalla data di scadenza oppure dalla fotografia, ma è importante appurare la presenza di alterazioni, effettuare delle comparazioni con la firma originale, valutare gli elementi a rilievo o eventuali filigrane.
Il controllo è quindi molto complesso, interessa tutta la parte frontale e posteriore del documento e per questo può richiedere anche tempi lunghi. Quando viene eseguito l’esame relativo al falso documentale è anche indispensabile eseguire un accertamento tattile focalizzato su alcuni dettagli, come pellicole di sicurezza, timbri e rilievi.
Nella maggior parte dei casi bisogna impiegare attrezzature di livello superiore grazie alle quali esaminare la definizione grafica nel complesso, la reazione alla luce UV e ai raggi infrarossi, la lettura di codici a barre o bande magnetiche.
Alla luce di quanto spiegato, pertanto, il falso documentale di tipo materiale e ideologico, non può essere valutato in modo superficiale, anche perché occorre vagliare anche lo stato di usura dell’atto.
Per ottenere un responso attendibile è fondamentale richiedere un servizio professionale.