Cos’è l’identità digitale, quando si utilizza e perché proteggerla
L’identità digitale è formata da tutte le informazioni di chi possiede credenziali di accesso a sistemi informatici, profili social e account e-mail.
Sia per motivi professionali che per semplice curiosità, è molto facile avere numerosi dispositivi connessi che, anche se involontariamente, immettono informazioni personali sul web.
Nella maggior parte dei casi succede che la sfera personale si inserisca in quella lavorativa, anche perché la condivisione di informazioni è ormai una prassi comune, anche se estremamente rischiosa.
Basti pensare al pericolo che le password vengano decodificate, aprendo quindi l’accesso a dati sensibili.
In una società iperconnessa come la nostra diventa dunque indispensabile proteggere efficacemente la propria identità digitale attraverso le tecnologie applicate alle investigazioni.
Cos’è e a cosa serve l’identità digitale?
Per identità digitale si intende l’insieme di informazioni che, all’interno di un qualsiasi sistema informatico, si riferiscono a una determinata persona e contribuiscono appunto a identificarla.
L’identità digitale comprende tutti le operazioni in rete che presuppongono l’impiego di credenziali d’accesso, come username e password.
Il suo utilizzo può avere differenti implicazioni che, pur semplificando determinate procedure (tra cui ad esempio lo SPID, la Posta Elettronica Certificata e la Firma Digitale), aumenta notevolmente la vulnerabilità dell’utente. I rischi di identificazione da parte di un malintenzionato, purtroppo, spesso sono molto elevati.
Essa consente di accedere a sistemi informatici che permettono di firmare documenti digitali, di ricevere informazioni private e di inviare mail con valore legale.
L’enorme quantità di informazioni individuali che circolano su internet rappresenta una vera e propria miniera di dati disponibili per i pirati informatici, che possono utilizzarli per frodi di vario genere. Sottovalutare la delicatezza dell’identità digitale comporta una serie di problematiche estremamente rischiose a tutti i livelli.
Perché è importante proteggere l’identità digitale?
I principali motivi per cui è fondamentale mettere in sicurezza l’identità digitale sono i seguenti:
- Sorvegliare le finanze, dato che l’accesso ai dati bancari costituisce una delle prime strade che gli hacker sono in grado di affrontare in maniera subdola e spesso inavvertita, almeno nelle fasi iniziali.
- Tutelare la propria reputazione, che può essere screditata sia a livello professionale che famigliare, mediante la diffusione di immagini, di video compromettenti, di post offensivi o anche con l’invio di mail denigratorie.
- Difendere informazioni lavorative, che spesso devono rimanere segrete per evitare interventi mirati da parte della concorrenza, sempre in agguato sul web per carpire informazioni utili.
Minacce all’identità digitale
Tra le minacce più comuni collegate a un uso improprio o mal custodito dell’identità digitale ci sono le seguenti:
- Sostituzione di un utente nella creazione di un account, che si traduce in un vero e proprio furto d’identità, condizione che può avere numerose implicazioni anche molto pericolose.
- Furto identificativo di un account attivo, che si verifica quando un hacker si sostituisce a un utente attivo in rete, rubando la sua identità, soprattutto mediante l’utilizzo di mail false.
- Riattivazione di account ormai in disuso, che vengono utilizzati dagli hacker per finalità personali non compatibili con l’account stesso, che può appartenere anche a persone decedute (ghosting).
Inoltre è emerso che il furto dell’identità digitale non ha soltanto conseguenze economiche, ma anche su altri settori, tra cui:
- frodi relative a operazioni di shopping on-line
- furti dell’identità fiscale
- furti del numero di previdenza sociale
- furti di identità dei minori
- creazione di nuovi account.
Come proteggere l’identità digitale?
Per difendere l’identità digitale è opportuno prendere alcune precauzioni, tra le quali:
- Scegliere password complicate e difficilmente identificabili.
- Cambiare spesso le password.
- Aggiornare costantemente il sistema operativo.
- Controllare le impostazioni del broswer.
- Evitare l’impiego di reti wi-fi pubbliche.
- Utilizzare una VPN per criptare le attività on-line.
- Monitorare il social login.
- Leggere con attenzione tutte le mail (che sono il mezzo di comunicazione preferito degli hacker).
- Modificare con frequenza le impostazioni sulla privacy.
- Optare per sistemi autentificativi a 2 fattori (coinvolgendo ad esempio il numero di cellulare).
- Proteggere i device personali, soprattutto oggi con la diffusione massiva dello smart working.
- Filtrare e selezionare le informazioni pubblicate sui social.
- Controllare costantemente la situazione finanziaria on-line (tramite i servizi di home banking).
- Servirsi, quando possibile, di software anti-tracciamento.
- Servirsi di browser sicuri.
La sicurezza dell’identità digitale non dipende soltanto dalla scelta di password adeguate, ma anche da numerosi altri fattori ugualmente decisivi, in primis la sicurezza informatica a livelli avanzati.
Gli interventi dei pirati informatici sono sempre più mirati e specifici, spesso in grado di aggirare sistemi di protezione molto sofisticati. Proprio per questo motivo è indispensabile prendere precauzioni con i migliori mezzi attualmente a disposizione degli utenti.